Passeggiare per le vie lastricate di basoli o sanpietrini del borgo di Pizzone significa imbattersi negli anziani del posto che dopo averti scrutato dalla testa ai piedi ti chiedono con garbo e curiosità “chi cercate?”. Perdersi tra i vicoli, un tempo abitanti da tantissime persone, spinge l’immaginazione a rivivere i tempi d’oro in cui a Pizzone vivevano centinaia e centinaia di persone e lungo le vie potevi scorgere la bottega del sarto, così come testimonia una chiave di volta inserita in un pregevole portale, o quella degli scalpellini, l'attività principe dell’economia ottocentesca di Pizzone.
La storia del borgo di Pizzone, adagiato sul Monte Mattone e chiuso tra due rivi, è una storia antica e il toponimo "Castrum Pczotum" compare per la prima nella seconda metà del XIV secolo. La tradizione vuole che il villaggio di Pizzone, prima della sua attuale veste, fosse costituito da una serie di agglomerati sparsi nel territorio: Iannini, Cerqua Cupa, Viscurri – Biscurrri e Roccasecca. Tracce di questi insediamenti oltre che nella toponomastica si ritrovano sul territorio, come testimoniano i resti di abitato individuati sia in passato che in tempi recenti.
Durata attività:
2 ore
Numero partecipanti:
Min. 2 - Max. 50
Costo per persona
8 a persona (per gruppi fino a 7 persone)
€ 6 a persona (per gruppi da 8 a 50 persone)